venerdì 30 agosto 2013

Inspiration Dubliners!

Spolverando la libreria sono incappata in un volume un po' vecchiotto che non prendevo in mano con attenzione dai tempi del liceo: The Dubliners o altrimenti noto come Gente di Dublino, ma io lo lessi in inglese.
Nell'immaginario collettivo al suono della parola "Irlanda",immagini di verdeggianti prati e colline e mistero e folletti e fatine danzanti prendono il sopravvento...ma Dublino è molto altro ancora...



 

Mi sono lasciata ispirare dalle strade lastricate, dai palazzoni monumentali, dai viali e dai lampioni, col desiderio di entrare in quelle case, di curiosare nell'intimità tipica del quotidiano...



Spalancare porte e portoni ed entrare in soggiorni luminosi, cucine accoglienti, bagni caldi e confortevoli, camere da letto soffici ed eleganti...









E poi uscire nuovamente e perdermi per le vie della città...



Ho voglia di prendere il primo aereo e vivere un weekend irlandese!
E voi vi siete lasciati ispirare? Se anche voi avete voglia di Irlanda... Date un'occhiata ai voli per Dublino e lasciatevi guidare dai vostri sensi per scoprire una città magnifica!

A presto con nuove e interessanti news!

L.


















Not the same old stuff se ne va in Malesia!

Già in diversi post precedenti ho avuto modo di collaborare con Barbara Perrone, paper designer & event planner (siete curiosi di sapere cosa fa? qui la sua bio completa) e oggi vi introdurrò il suo nuovo progetto che nel mese di Settembre, vedrà la sua realizzazione.
Si chiama #malesiaswap, dove "swap" letteralmente vuol dire scambio e la Malesia, come tutti o quasi tutti sapranno, è un paese del sud est asiatico.

Per capire di cosa si tratta nel dettaglio, lo chiediamo direttamente alla mente del progetto: Barbara.

Ciao Barbara, parlaci un po' del tuo progetto, come ti è venuta l' idea?


#malesiaswap è nato per caso, mentre lavoravamo all'organizzazione e alla pianificazione di questo viaggio. Girando molto attorno al mondo, ci si accorge che alcune dinamiche sono sempre uguali e una di queste è la curiosità che gli albergatori hanno verso il visitatore e la voglia di raccontare ed essere di supporto. 
Così in un primo momento abbiamo deciso di contattare dei blogger malesi, sviluppare contatti tramite il sito Couchsurfing, che permette non solo di ospitare o essere ospitati, ma anche di incontrare persone semplicemente per un caffè. Insomma,  volevamo entrare nel vivo di questa cultura




Da qui poi l'idea: "Perchè non supportare in modo speciale questi luoghi?" Quindi: "Perchè non proporre uno scambio?". Noi avremmo dato supporto nell'ambito comunicativo digitale, fatto delle foto e raccontato questa esperienza. Dall'altro abbiamo chiesto a boutique hotel e dimore di charme ospitalità. 
Insomma luoghi che rispecchiassero la mia filosofia "coccole di stile".


Raccontaci della tua meta, la Malesia. È il sogno di una vita o ci sei arrivata per caso?

La meta malese è nata per una passione verso i primati. All'interno della regione del Borneo è possibile visitare il centro di recupero di questi adorabili animali, il Semenggoh Wild Centre e il Bako National Park, da qui abbiamo costruito tutto il viaggio attorno. Basta uno spunto, una piccola passione per dar vita ad un viaggio!



Dimorerete in luoghi pregni di storia, questo mi interessa particolarmente, come li hai trovati?

Come dicevo, i posti ai quali abbiamo lanciato la nostra folle proposta, sono luoghi che ci rispecchiano. Volevamo dei luoghi con storie da raccontare, con persone che comprendessero lo spirito del baratto, del supporto. Volevamo che queste persone fossero disposte a farci vivere e vedere la città con i loro occhi e la loro esperienza.
Per trovare e scovare questi luoghi carichi di fascino, siamo andati sui siti degli uffici del turismo locali e abbiamo cercato su webmagazine territoriali. Nella maggior parte dei casi non si trovano nei siti di prenotazioni on line in quanto dispongono di poche camere.

Un consiglio: guardate sempre le cose sotto prospettive diverse, solo così si generano nuove idee.


Hotel Wangz



Hotel Penaga


E' la riprova disneyana del "Se puoi sognarlo, puoi farlo", come ti senti? E cosa ti aspetti da questa esperienza?

Guarda Laura, la mia vita ruota attorno a questa affermazione. Spesso mi ritrovo a sorridere non tanto della mia follia, ma quanto della mia faccia tosta, che mi ha portato lo scorso anno alle 5 dirette televisive su Buongiorno Cielo con Paola Saluzzi, quest'anno l'intervista sul settimanale F di Cairo Editore, senza contare le tantissime interviste sul web. 


Hotel Batik


Come mi sento? Stanca ma felice, perchè se è vero che tutto può avverarsi, è altrettanto vero che alle spalle ci sono tanti no ricevuti, tanta fatica per provare a dar spazio a una comunicazione e ad un vivere non convenzionale. 
Da qui di certo mi aspetto di conoscere persone stupende. Il linguaggio comunicativo lascia trasparire la persona che hai dall'altra parte. E chi ha aderito a questo progetto non può non essere super social nella vita e nell'animo.

Come possiamo seguirti in questo viaggio? 

Stiamo costruendo una rete circolare, che sarà raccontata oltre che da noi, anche da tutti gli amici che hanno aderito a questo progetto. 

Twitter -@tangibiliemoz 
Hashtag - #malesiaswap


Hotel Noordin

Quindi, come avrete capito, io non volerò in Malesia, ma sarò partner di questo progetto dall' Italia.
Come? Aiuterò Barbara e Davide a condividere sui canali social le immagini e le testimonianze raccolte, in particolare per quanto riguarda il settore architettura e interior.

Non so voi, ma sono curiosissima! Ho cercato info su internet e sono rimasta stregata dai colori, dalla tradizione e dall'aria ammaliante del luogo...non vedo l'ora! 
Anni fa durante un viaggio per la Nuova Zelanda, feci scalo a Singapore e una sola giornata in quel paese non è stata sufficiente a saziare il mio desiderio di conoscenza, di colori e profumi esotici.



Se volete iniziare a sognare, date un'occhiata alle strutture che ospiteranno Barbara e Davide:

Hotel Wangz 
Hotel Penaga
Macalister Mansion
Batik Hotel
Noordin Mews

Tanoti Crafts che invece tratta tessili fatti a mano.

I partners del progetto saranno invece il Biscottificio Belli, Feltrinelli con le Rough Guides e Marville, per cui Barbara sarà la prima testimonial donna!!!


I blogger coinvolti sono:

Paola di LowCostWed
Francesca di DuemilaeCredici
Annalisa, Giulia e Simona di Following Your Passion
Elisa di Paper Leaf  
Francesco di Tavola&Viaggi
E la mia cara amica Simona di BagnidalMondo

Non ci resta che attendere le news di #malesiaswap!

Ps: ragazzi, per me invece meta meno esotica, ma altrettanto ricca di fascino, la Sicilia! Ci sentiamo al mio ritorno!

Un abbraccio!

L.

giovedì 29 agosto 2013

Sicilia coast to coast.


Se è vero che il piacere sta nell'attesa, posso, dalla mia, confermare che è stato indubbiamente piacevole e interessante organizzare questo viaggio.
Nello scorso post accennavo alle mie prossime vacanze e che avrei avuto un bagaglio molto piccolo. Il motivo? Si tratta di un viaggio su due ruote e dato che di me si possono dire tante cose, ma sicuramente non che io sia una grande sportiva, non si tratta di una lunga pedalata, ma di un viaggio in moto.

CHI: io e il mio fidanzato
COME: in moto
DOVE: in Sicilia
QUANDO: dal 2 al 14 settembre
PERCHE': perchè senza viaggiare che vita è?

Lo so, lo so benissimo che voi vi starete chiedendo se l'idea di volare fino alla mia meta con un bell'aereo e spaparanzarmi al sole per due settimane mi facesse tanto ribrezzo, ma il vero fulcro della faccenda è il viaggio: il viaggio in sè è già la destinazione stessa...e la brama di vedere, conoscere, apprendere, girare hanno fatto il resto.

"La vera casa dell'uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi*"
(cit. Bruce Chatwin)

*ok, è vero, noi lo faremo in moto, ma arrivaci in Sicilia a piedi! Evidentemente Chatwin aveva un po' più di due settimane di ferie...

Pertanto vi illustrerò brevemente il nostro itinerario corredato dalle informazioni gentilmente fornitemi dai miei stupendi lettori siculi.


Premessa:
In questo itinerario non troverete nè date nè tantomeno orari o tappe obbligate, fondamentalmente perchè non le sappiamo nemmeno noi: ci affideremo ai consigli reperiti, all'istinto, alle chiacchiere con la gente del posto, al grado di stanchezza, alle strade e ai cartelli e talvolta al navigatore satellitare e/o alla cartina stradale (vi posso giurare che ne esistono ancora).

Detto ciò, precisetti astenersi.

Viaggiando in nave fino a Palermo, vorremmo, una volta approdati, farci un paio di giorni nella città, vedere monumenti e mercatini (una delle mie grandi passioni!!), mercato di Ballarò, arrivo!
Consigliate anche la Cappella Palatina, il Duomo e la Chiesa della Martorana, non dimenticando il Duomo di Monreale.
Dopo aver consumato la suola delle infradito si sale in sella alla volta del trapanese dove, se è vero quel che si dice, non voglio rinunciare al leggendario cous cous che si prepara in zona, per nulla al mondo.
Giuseppe, del blog I Love Sicilies, e un altro lettore che purtroppo non si è firmato, mi hanno consigliato di andare a vedere le saline (dale 19:00 alle 20:00 possibilmente) e io di certo non mancherò!


In tutto questo viaggia viaggia e cammina cammina, di certo non potrò non assaggiare gli arancini.
Che ok che qui al nord le rosticcerie siciliane non mancano, ma vuoi mettere?
Sempre grazie a Giuseppe ho scoperto la differenza tra arancino e supplì così - forse - mi evito la figura da polentona in trasferta.
Al mio ritorno (per prolungare l'effetto vacanza) li proverò a fare secondo la ricetta di Camilleri che potete leggere in questo post o altrimenti nel libro stesso (come la sottoscritta!!).




cioè...che ce ne famo noi dei Caraibi?


Ma torniamo al viaggio, dopo le saline, il cous cous alla trapanese, la Riserva dello Zingaro, la Cala Rossa a Favignana, Erice by night  e quello che ci suggerirà l'istinto, next stop Agrigento, Valle dei Templi e magari le tanto millantate spiagge di Sciacca.


Per quanto riguarda le tradizoni, Rosa del blog OhMyDesign mi ha gentilmente suggerito come fare i pomodori secchi, peculiarità del sud Italia e in particolare dell' Isola, per la foto cliccate QUI.!

Attingendo da I Love Sicilies, mi sono fatta una discreta infarinatura anche della costa orientale: Noto, la Tonnara dei Vendicari che si trova in una riserva naturale, Isola Bella vicino a Taormina e altre spiagge stupende, da visitare smangiucchiando dolcetti di mandorla, che, fonti certe mi assicurano essere, tra Catania e Messina, i migliori dell' Isola.


Pian piano il nostro viaggio volge al termine e tra l'Etna e Messina, presto ci ritroveremo nuovamente al porto di Palermo.

Apparentemente sono andata fuori dal seminato in questo post, parlando di "turismo" anzichè arredo, ma 
  1. Questo post è il frutto di un esperimento social: nel mio post A A A SICILIA CERCASI!!! ho importunato tutti coloro che conoscevo e non conoscevo al fine di saperne di più sulla Sicilia e devo dire che mi ritengo soddisfatta.
  2. Ma non ve l'hanno detto che l'ispirazione arriva ovunque? Tornerò da questo viaggio con tante idee in più e tanti colori per la testa.

 Se volete tuffarvi un po' nel quotidiano siculo, andate su I Love Sicilies e sul profilo Instagram ILOVE_SICILIES e fatevi ispirare!

Se invece volete essere aggiornati sul mio viaggio, seguite l'hashtag #siciliacoasttocoast su Twitter e Instagram (dove mi trovate come ECO_LAURA).

Adesso i ringraziamenti:
Grazie innanzitutto a Giuseppe che col suo splendido blog mi ha fatto sognare di essere già lì (I Love Sicilies), poi ringrazio Rosa (OhMyDesign) per le indicazioni su come preparare i pomodori secchi e Daniele (www.danielespitaleri.it) per la foto dei suddetti pomodori e le altre immagini su Instagram.
Grazie anche a chi ha contribuito anonimamente!


A presto!

Laura


martedì 27 agosto 2013

Furoshiki on the road.

Quando ero una bambina, guardavo ammirata mamme, zie e vicine, lavorare a maglia, ricamare e far l'uncinetto. Inutile dire che io, quando mi ci sono cimentata, ho raggiunto traguardi veramente pietosi.
Credo che le mie migliori doti manuali siano il disegno (datemi un pastello e vedrete!) e a livelli discreti la pittura.
Pertanto, fattami convinta dei miei miseri limiti, ho sempre trascurato aspetti interessanti della manualità come ad esempio il furoshiki, il quale, non comparendo nel mio volacobario, poteva tranquillamente essere un piatto di sushi
"Per me una zuppa di miso, dell'ebi maki e del furoshiki, grazie". 
Invece no.
Col sushi ha in comune la terra natia, ma si tratta di ben altro!


Navigando su internet ho trovato le sue origini antichissime e capito perchè sia nato proprio in Giappone. Un paese che ha esportato in tutto il mondo il design essenziale di Muji, non poteva che inventare una tecnica così versatile, fantasiosa ed ecologica.
Scendiamo nel dettaglio: per Furoshiki si intende un foulard quadrato (so quanto sia riduttivo definirlo tale, ma non me ne vogliate) che viene avvolto attorno ad un regalo. Ecologico perchè riutilizzabile, non come la nostra carta patinata coi disegnini! (che poi chi la ricicla c'è sempre, ma il segno dello scotch del pacchetto precedente non è mai elegante!)

Così ho chiesto informazioni a Barbara (TangibiliEmozioniDiCarta), la quale, in prossimità del mio viaggio in Sicilia con bagaglio ridotto all'essenziale (e nel prossimo post scoprirete perchè) mi ha suggerito come utilizzare la tecnica del Furoshiki per creare una borsa trasformabile! Wow! I love it!
In questo video Barbara ci insegna ad ottenere una borsa multiuso! Utilissima se vi siete dimenticati a casa la borsa per la spiaggia o se - soprattutto - volete dare un tocco caratteristico al vostro outfit.




"La valigia rimane leggera ma ricca di fascino e versatilità! 
Una di foggia più sportiva, l'altra più vezzosa, magari da personalizzare con charms e spille!" Dice Barbara.


(Grazie Lisa Conti per la foto!!)


 Naturalmente il Furoshiki ha degli impieghi anche più "casalinghi" e sempre attingendo dal blog di Barbara ho trovato questi esempi di mise en place assolutamente deliziosi!





veramente stupendi!

Se volete saperne di più guardate anche questo video!!

Pensate di non avere ancora appreso abbastanza sul Furoshiki? (tranquilli, siamo in due) Per sopperire a questa mancanza, recatevi subito qui, sul sito di Barbara troverete tutte le info necessarie e anche i suoi contatti per organizzare eventuali Furoshiki workshop personalizzati con shooting fotografici.

E infine...se tornando dalle vacanze non sapete come presentare i vostri cadeau agli amici...


Immagino già la mia marmellata di arance in Furoshiki dress!

A prestissimo con nuove news!

L.

mercoledì 21 agosto 2013

Insaziabili collezionisti & amanti dei souvenir.

Credo che il mondo si possa tranquillamente dividere in due sottogruppi: collezionisti e non
Io appartengo al secondo, più per pigrizia che per mancanza di spazio,presumo. 
Da bambina le ho iniziate tutte: francobolli, tessere telefoniche, gettoni vari, monete straniere (ancora in Europa ognuno aveva la sua valuta e avere qualche centesimo di Marco o Franco francese per le mani equivaleva a farsi viaggi mentali degni di nota). Zii e vicini di casa contribuivano a modo loro. Una zia, ricordo, fino a un paio di anni fa diede dei francobolli a mia madre per me dicendole:"Chissà ormai com'è cresciuta la collezione!". Ignorava che la suddetta collezione fu interrotta almeno 15 anni fa.
Da ragazzina provai dapprima con le musicassette, poi coi CD, non appena ne usciva uno, raggranellavo i risparmi e lo acquistavo. Poi uscirono gli mp3 e giunsi alla conclusione che comunque i vinili erano molto meglio.

Arrivando brevemente ai giorni nostri credo di aver raggiunto la rassegnazione che posso collezionare solo borse (sono pur sempre una femmina) e libri (ammesso che per i libri si possa parlare di collezione).

Ci sono poi i collezionisti occasionali o amatoriali che raccolgono le conchiglie sulla spiaggia di Bibione e quando tornano a casa o le mettono in una scatola e finiscono nel dimenticatoio o in qualche centrotavola in silver plated fino a che non diventano troppo impolverate e vengono gettate via.

Personalmente adoro le conchiglie, stare su una spiaggia mi fa tornare bambina...ne raccolgo sempre parecchie. Le trovo un vero capolavoro di Madre Natura.
Per evitare di farle finire in pattumiera ecco qualche idea:


Le si può mettere in dei barattoli con un cartellino indicante la spiaggia di provenienza...
O usarle per composizioni in vasi di vetro.



Oppure farci delle ghirlande da appendere fissandole a dello spago o rafia.



O ancora: dei centrotavola originali per cene d'estate e non.



Oppure per dare carattere a delle semplici scatoline.

Quindi, attenzione, se siete in vacanza o se siete già tornati, mi raccomando: trattate bene le vostre conchigliette!

Se invece siete incalliti collezionisti e ovunque voi andiate, qualunque sia la vostra destinazione, pensate sempre a rimpinguare la vostra collezione, date uno sguardo qui...a una che di collezioni se ne intende...

Sibella Court, un mito secondo me, capace di dar rilievo ad ogni oggetto, anche a quello in apparenza più banale:






Sibella colleziona tutto: sassi, scheletri di uccelli e cavallucci marini, conchiglie, carta, pennelli, tessuti, scope, accessori per la toeletta e chissà cos'altro. Leggendo i suoi libri sono rimasta folgorata dalle sue collezioni che riesce ad esporre con vibrante casualità e armonia.






Che voi collezioniate tappeti, farfalle o targhe di metallo, esponeteli in bella vista,  rendete armoniche le vostre composizioni e mettetele sotto gli occhi di tutti!

A prestissimo

L.